Archive for category spaccamarroni

Reenohmeeneeahmou eel moundou

EE madiah eetahleeahnee hahnnou dachisou ka eel vak’keeou ad oubsoulatou seestamah dee skreet’toorah (dattou ahnka “ourtograhpheeah”) noun a peeoo aht’tooahla a ka dava as’sare sousteetoo’eetou dahl’lah grahphee’ah ahnglousahssouna.
Parchou ee’ou mee ahdagu’ou a eeneetsee’ou ah skreevara gee’ah dah ourah kouzee.

Eel mouteevou a ke ouvunkoo’a vadou skreet’tou “Sochi” (ka een eeitahlee’ahnou see prohnoonchah doonkoo’a “Soukee” couma in “kahna”) azaht’tamanta kouma nallah grahpheeah eenglasa.
Een roossou lah ceettah see kee’ahmah (a see skreeva) “сочи” (“s”+”o”+”c”+”i”), koun lah “c” dee chanah, noun koun lah “c” dee “kahna.

Oosahra een eetahleeahnou eel “ch” par eendeecahra “c” di chanah a eenkour’rat’tou e dganarah soulou kounfoozeeouna.

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Una nuova battaglia

Siccome ho un sacco di tempo libero, mi sembra giusto imbarcarmi in una nuova battaglia contro i mulini a vento.

Da qualche tempo a questa parte, sto notando che un sempre maggior numero di maschi italiani si definisce di etnia latina (scelta fra white, black, native american, asian...). Ancora una volta l’italiano medio si deve distinguere per la sua ignoranza e quindi sceglie “latino” perché questa è ciò che da sempre si sente dire senza considerare che la lingua della scelta è l’inglese.

Il problema è che, a livello internazionale, latino significa di origine sudamericana (abbreviazione dello spagnolo latinoamericano) e non mediterranea come in italiano.

Quindi, cari omuncoli dallo stivale, piantatela di fare sfoggio del vostro analfabetismo linguistico (nonché culturale) e scegliete l’etnia giusta (ossia white o caucasian)

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Imbufalito

Una delle cose che più mi fanno imbufalire (sì, lo so che si tratta solo di scegliere) è quando sento la sequenza cognome+nome. Mi fa davvero andare fuori dai gangheri. Ogni Rossi Mario, Bianchi Alberto o Verdi Antonio sarebbe da mettere al muro per la fucilazione immediata. Anzi, io proporrei il posizionamento di un reparto di fucilieri in ogni ufficio anagrafe della Repubblica. Chiunque si presenti mettendo il cognome prima del nome venga passato alle armi senza pietà. Il Paese non ne risentirebbe.

E’ un uso orrendo e senza ragione. Si tratta di un retaggio degli appelli a scuola o in caserma ma non ha ragione di esistere nella società civile. Il cognome identifica la nostra famiglia e quindio va messo dopo il nome che identifica la nostra persona.

Come diceva una mia prof all’università: “non siamo carabinieri”

E se non bastasse il buon senso, ci si può rivolgere all’Accademia della Crusca, a Manzoni,  a Carducci

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Ratti e rotti

Oggi La Repubblica la fa da padrona.

Pubblica la foto di un ratto gigante, pare lungo un metro e rotti.

Ora, non metto in dubbio che il ratto in questione sia un bel topone, però guardando quella foto, c’è una cosa che non mi torna.

Notate le dimensioni della pala (o badile): se confrontata con le ginocchia del tizio in secondo piano, sembra una pala gigantesca.

Se invece si considera che la pala è messa in primissimo piano e dunque risulta *molto* ingrandita, allora il topone non è più così impressionante. Sembra così grande perché la prospettiva ne falsa la vera dimensione. E’ un trucchetto usato da tutti i turisti in PIazza dei Miracoli a Pisa (quelli che tengono in piedi la Torre di Pisa)

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Scrivimi. Ti sfido!

Ma davvero mi vuoi scrivere?

Magari un messaggio neutro, senza né nomi né riferimenti, così lo puoi mandare (o l'hai già mandato) a tutti gli altri blog che hai trovato, eh?

Prima di farmi le tue domande, sempre le solite, e alle quali ho già risposto millanta volte, hai dato uno sguardo al tag "Svezia"? Hai letto questo post?
Sei sicuro di essere pronto a mollare tutto per trasferirti in Svezia?
Guarda che qui non c'è la mamma che ti prepara la colazione e ti lava le mutande.
Sei preparato a sostenere l'impatto culturale?
Ce la fai a rinunciare alla pasta?
Sei disposto ad imparare al più presto lo svedese, 'ché con l'inglese si campa in Inghilterra, USA, Canada, Australia ed altri paesi, ma qui si parla svedese?
Sei cosciente che non sei più bello solo perché sei italiano? Non ti si apriranno le porte perché usi le tue vocali lunghe alternate ad una o due consonanti al massimo. Qui sarai un immigrato e dovrai lottare il doppio per avere quello che vuoi.
E se prevedi di sopravvivere facendo le pulizie (figuriamoci! Ti stancherai dopo una settimana e tornerai da mammà. Per il resto della tua vita spalerai skit (=merda) sulla Svezia) solo con l'inglese, quali prospettive ti prefissi? Perché il datore di lavoro dovrebbe scegliere te, italiano mangia-spaghetti, con la puzza sotto il naso, che tornerà nello stivale alla prima difficoltà e non invece l'ingegnere curdo o iraniano, che in patria non può tornare e quindi resta in Svezia e si accontenta del lavoro al minimo sindacale basta che gli rinnovino il permesso di soggiorno?

Se nonostante tutto pensi di aver le palle per fare il grande balzo, e ritieni che questo Gatto possa rispondere ad alcune tue domande, allora l'indirizzo email è la parte dell'url prima di splinder.com at, chiocciola o come la vuoi chiamare, più l'acronimo di "italia on online" punto la TLD del paese che ha dato i natali, le pasque e le befane a Manzoni, Leopardi, Tasso, Dante e altri.

Un'ultima cosa. Se mi scrivi, ed io ti rispondo, è educazione (un minimo) ringraziare per il tempo che ho impiegato a cercare di dare corpo alle tue illusioni. Se nemmeno questo sai fare, meglio che resti a casetta tua e ci risparmi le tue lagne da "sono stufo di come va qua"

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A morte

In sti giorni di accesi dibattiti papali, mi capita spessissimo di vedere il verbo quotare usato al posto di concordare, condividere, essere daccordo.

Ogni volta mi sale la carogna ed aumentano le pulsioni omicide.

Il verbo inglese to quote si traduce in italiano con citare. Quotare (cfr qui) non ha mai e proprio mai il significato di to quote (=citare).
Citare qualcuno o qualcosa non significa essere daccordo (vale anche per to quote). Ad esempio, io potrei riportare Genesi 2, 22: "Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta alluomo, una donna e la condusse alluomo" ma questo non significa che io condivida questaffermazione.

Per cui, care le mie teste di rapa, usare il verbo quotare come sinonimo di citare, mostra due volte la vostra ignoranza: dellitaliano e pure dellinglese.

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oh oh asino, oh oh

Attenzione: questo post può nuocere gravemente alla salute.

Oggi, consultando il forum della mia distribuzione Linux, mi sono imbattuto in questo:

Re: kde 3.5.6?

difatti, mi dice che non accede la repo. (

ma come mai nei miei repo, oh ancora, amarok, 1.43. mi sa che e uscito il 1.4.5.
oh contrallato, oh lo stesso file dei repo come quello che hai postato nell guida.

Come? Sentite pure voi un rumore, come di un uragano in lontanza? Beh, sono Manzoni, Dante ed altri padri della lingua italiana che si rivoltano nella tomba.

Ma i/le maestri/e alle elementari ed i/le professori/esse di italiano cosa vengono pagati a fare?

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Messaggio mirato

A me basta cliccare su di un semplice pulsantino di Splinder.
Vedi tu se vuoi passare il resto della tua miserabile vita e fare copia ed incolla.

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Casi umani

Leggete il testo dell’annuncio:

noorso

[le peccette nere le ho messe io]

Non sentite anche voi un naturale istinto… come dire… di prendere il fucile e di sparare in faccia a questo signore?

Poverino lui: cerca qualcuno da amare ma cercano quasi tutti sesso. Certo il fatto che su 6 sue foto, 4 mostrino cazzo e culo dimostra come lui sia differente da tutti gli altri.

Di sicuro le foto di cazzo e culo invitano alla discussione, alla riflessione e al confronto intellettuale

 

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La maestrina dalla penna rossa

(e pensare che il libro Cuore non mi è mai piaciuto!)

A girare per i blog italiani, a volte mi vengono dei veri e propri coccoloni per come alcuni post sono scritti.
Non parlo di contenuti (ognuno è libero di scrivere ciò che gli pare e piace): mi riferisco allortografia, quella che tutti noi impariamo (o abbiamo imparato: non so con la riforma Moratti) alle elementari.

So che i bravi lettori di questo blog non fanno errori di sorta (vi sentite un po umidi dopo questa leccata, eh? ;-) ) ma ho pensato di fare un brevissimo prontuario per chi capitasse qui per caso.

Sì, *a me mi* piace fare il saputello ;-)

 


 

Articoli
Determinativo
in italiano abbiamo 3 articoli determinativi per il singolare (il, lo, la) e i 3 corrispondenti per il plurale (i, gli, le).
Le parole che iniziano con  ps  e  pn  vogliono   lo  come articolo: lo pneumatico!

Indeterminativo
un, uno, una.
litaliano presenta già due varianti per il maschile. Esiste un: perché allora troncare uno in  un  davanti a termine maschile che inizia per vocale????
Un  è  una  con la vocale finale troncata.
Quindi: un attore, unamaca

Verbi
Accenti e apostrofi:
Ci sono solo due verbi che richiedono laccento e sono  dare  ed  essere  e solo alla terza persona singolare presente.
Per cui egli e lalbero è verde!
Basta!  ha, fa, sa, va  si scrivono senza accento! Con cosa li vorreste confondere????
Già che ho parlato di  dare, la forma corretta del congiuntivo passato  è  desse
La seconda persona singolare imperativa di  daredire, fare, andare  è  da, di, fa, va

Il verbo avere, si coniuga così
io ho
tu hai
egli ha
noi abbiamo
voi avete
essi hanno
Molti dimenticano lh  che sarà pure muta ma ha una sua funzione.

plurali di -cia e -gia
Al plurale, le parole che finiscono in  –cia  e  –gia  perdono la  i  se questa è preceduta da 2 consonanti:
provincia – province (qualcuno lo vuole spiegare alla Ca.ri.P.Lo.?)
pelliccia – pellicce
coscia – cosce
striscia – strisce
reggia – regge
ma
camicia – camicie (consonante singola)

 

Varie

"né luno né laltro": il   né… né  si scrive con laccento (acuto!) per non confonderlo con il  ne  pronome ("ne ho le palle piene")

  affermazione si scrive con laccento (grave!) per non confonderlo con  si  pronome riflessivo ("egli si lava")

  e   (avverbi di luogo) si scrivono con le vocali accentate per distinguerli dai pronomi  lali  ("Li ho visti ")

a lui, quando il pronome è atono e si "attacca" al verbo, si scrive  gli  ("Compragli", "spiegagli"). Gli si può usare anche con il plurale

Le parole che finiscono in  -zione  hanno una  z  sola!

 Po si scrive con lapostrofo: è poco con la caduta della sillaba finale

 


Ogni aggiunta è benvenuta 


 

Alex_vr:
"è", terza persona sing. dellindicativo presente del verbo essere, vuole laccento grave
E invece "perché", "giacché", "affinché" vogliono quello acuto
"" si scrive con laccento solo se non è accompagnato da "stesso" e solo se è pronome riflessivo di terza persona

rago:
Qual è senza apostrofo, se ricordo bene perche non e unelisione, ma un a caduta di vocale (troncamento)
lei, lui sono da usare cose complemento oggetto e con le preposizioni

gattopesce:
anche il verbo stare al congiuntivo segue la coniugazione di dare:
che io stessi
che tu stessi
che egli stesse

con la congiunzione se usata in un periodo ipotetico non si usa mai il condizionale ma sempre il congiuntivo:
ossia si dice "se avessi fatto così" e non *"se avresti fatto così"
La mia maestra delle elementari ripeteva sempre: su qui e su qua laccento non ci va

leppie:
giorni e mesi vanno scritti con la minuscola: Oggi è venerdì 18 novembre

 

 

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